Ecco come uno straniero può intestare un’automobile in Italia con il decreto Salvini
Partiamo da una precisazione:
Per straniero si intende un cittadino di Stato estero in possesso di cittadinanza diversa da quella dello Stato Italiano.
Per Stato estero si intende uno Stato diverso dall’Italia appartenente all’Unione Europea, oppure extra UE (anche USA, Australia, Russia ecc).
Fatta questa premessa, il Codice della Strada che disciplina la circolazione dei veicoli in Italia dispone che può intestarsi un veicolo in Italia, nuovo o usato, solo colui che ha la residenza in un comune italiano.
Inoltre, il recente Decreto Salvini sulla Sicurezza ha vietato la circolazione sul territorio dello Stato italiano alle auto con targa estera (per le prime multe elevate leggi QUI). In particolare, il decreto dispone, all’Art. 132 del C.d.S, che – Il veicolo immatricolato all’estero può circolare in Italia al massimo per un anno. Scaduto questo termine, se il veicolo non è immatricolato in Italia, l’intestatario può chiedere all’UMC competente un foglio di via per lasciare il territorio nazionale. Se si circola oltre l’anno previsto, la sanzione pecuniaria è aumentata, il veicolo è sequestrato e, se non si provvede alla nazionalizzazione oppure all’esportazione, entro 180 giorni viene confiscato.
Le restrizioni colpiscono gli stranieri extra UE o cittadini dell’Unione Europea che vogliono intestare l’automobile in Italia.
Chi può intestarsi un veicolo in Italia? Può acquistare e quindi essere proprietario e immatricolare un veicolo il Cittadino italiano residente in Italia:
Un cittadino italiano residente all’estero e iscritto all’AIRE può acquistare un veicolo e iscriverlo al Pubblico Registro Automobilistico solo se elegge domicilio in Italia. in questi casi, sulla carta di circolazione e sul certificato di proprietà saranno indicato il domicilio eletto in Italia e l’iscrizione AIRE.
La situazione degli stranieri che vogliono acquistare un’auto in Italia.
Perché uno straniero dovrebbe acquistare un’auto in Italia? La domanda è relativa a tutti quei casi di cittadini dell’Unione Europea che hanno proprietà immobiliari o che hanno relazioni d’affari o interessi leciti in Italia, che hanno residenza all’estero, e che vorrebbero dotarsi di un’automobile da tenere e da usare durante il loro soggiorno in Italia (per paradosso, si può essere proprietari di un immobile in Italia ma non si può possedere un’auto se non si è iscritti all’anagrafe di un comune italiano).
Cittadino di uno Stato dell’Unione Europea diverso dall’Italia, residente in un Paese UE diverso dall’Italia. Il codice della strada è categorico. Il cittadino UE non residente in Italia non può intestarsi un veicolo con targa italiana. L’unica alternativa è immatricolare il veicolo con targa EE (escursionisti esteri). Tuttavia le targhe EE consentono l’immatricolazione solo per un anno. Inoltre, abbiamo già visto che il decreto sicurezza Salvini consente ad un veicolo con targa estera, di circolare in Italia solo per un anno, pena sanzione e ulteriore sequestro e confisca del veicolo.
Cittadino di un Paese extra UE, extracomunitario. In questi casi, entra in gioco il permesso di soggiorno. Se l’extracomunitario è in possesso della carta di soggiorno è anche residente e iscritto all’anagrafe di un comune italiano. In questo caso può acquistare e immatricolare un veicolo in Italia, anche se non è in possesso della cittadinanza.
Cittadino extracomunitario non residente in Italia. In questo caso, se il cittadino extracomunitario è in possesso del visto di entrata in Italia potrebbe acquistare e intestarsi un’automobile, solo immatricolando il veicolo con la targa EE valida per un anno.